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Approvato l’emendamento al Decreto Sostegni-bis: compensazione anche con ribassi d’asta, somme residue di altre opere e accantonamenti per gli imprevisti

Il Fondo da 100 milioni di euro compenserà l’aumento dei prezzi

Il meccanismo è studiato per salvare le imprese di costruzione strozzate dal caro materiali, previsto da un emendamento al disegno di legge per la conversione del Decreto Sostegni-bis, approvato ieri dalla Commissione Bilancio della Camera.

L’appaltatore, entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto con cui il Mims rileverà le variazioni dei prezzi, presenterà istanza di compensazione.

Ogni Stazione Appaltante potrà provvedere alla compensazione utilizzando
– fino al 50% delle risorse accantonate per gli imprevisti nel quadro economico di ogni intervento;
– le somme derivanti dai ribassi d’asta per cui non sia prevista un’altra destinazione;
– le somme residue relative ad altri interventi ultimati, di competenza della stessa Stazione Appaltante, per i quali siano stati eseguiti il collaudo ed emanati i certificati di regolare esecuzione.

Nel caso in cui le risorse derivanti da accantonamenti, ribassi e residui non fossero sufficienti, è possibile accedere al Fondo per l’adeguamento dei prezzi.